Posts tagged ‘4D Global Energy’

19/04/2010

Socotherm, tre proposte per il salvataggio, e un nuovo socio per Soave

Tre proposte sul tavolo per il salvataggio di Socotherm, il gruppo vicentino in concordato preventivo. Gli advisor dovranno definire entro fine settimana le offerte vincolanti per ricapitalizzare la multinazionale su cui pesano debiti superiori ai 200 milioni: la prima sarà quella dei malaysiani di Wah Seong affiancati da Tamburi Investment Partners; la seconda sarà avanzata dai canadesi di Shawcor; la terza arriverà dalla cordata di private equity costituita da 4D Global Energy e dal fondo argentino Sophia Capital. Tutte e tre le offerte riguarderanno l’intero gruppo Socotherm e non singoli asset. Molto stretti i tempi per la scelta del partner di Zeno Soave: martedì l’incontro tra proprietà e banche per un primo esame delle proposte.

La presentazione di offerte omogenee da parte dei tre pretendenti, dopo una prima fase in cui sia Wah Seong sia ShawCor erano orientati ad acquisire solo specifici asset del gruppo, dovrebbe facilitare la valutazione delle proposte da parte dei consulenti, La Compagnia Finanziaria e lo studio Gianni Origoni Grippo & partners, e accelerare la scelta del partner e le trattative con gli istituti di credito esposti verso il gruppo vicentino. Non e’ escluso comunque, riferiscono fonti vicine all’operazione, che la necessita’ di un’analisi accurata delle proposte obblighi Socotherm a chiedere al Tribunale di Vicenza lo slittamento dell’udienza con i creditori fissata per fine mese. A fine 2009, l’indebitamento finanziario netto di Socotherm si attestava a 222 milioni circa. Il salvataggio della societa’ dovrebbe avvenire attraverso un aumento di capitale riservato al nuovo partner che diverrebbe cosi’ azionista di riferimento del gruppo attivo nei rivestimenti per tubazioni. Al servizio di questa operazione, Socotherm ha gia’ deliberato a febbraio la delega al cda per un aumento fino a massimi 500 milioni da esercitare entro un anno. Socotherm e’ attualmente controllata al 60% dalla famiglia Soave. Per quanto riguarda i pretendenti, oltre ai due fondi di private equity, Wah Seong, quotata alla Borsa di Kuala Lumpur, e’ un gruppo focalizzato nella fornitura di servizi per l’industria petrolifera e del gas con sei divisioni di business (pipe coating, pipe manifacturing, engineering, rinnovabili, trading e servizi per l’esplorazione e l’estrazione). Shawcor invece, quotato alla Borsa canadese, e’ il principale competitor di Socotherm ed e’ attivo nei prodotti e servizi per oleodotti e gasdotti.

24/02/2010

Socotherm: 5 nuovi possibili soci

Andranno all’esame del cda dell’11 marzo le proposte dei gruppi esteri interessati a diventare azionisti di riferimento di Socotherm o a rilevarne alcuni asset. Lo ha spiegato il presidente e primo azionista, Zeno Soave, al termine dell’assemblea straordinaria degli azionisti che ha votato la delega al consiglio di amministrazione per un aumento di capitale fino a 500 milioni, operazione attraverso cui potra’ avvenire l’ingresso dei nuovi soci.

Cinque gruppi stranieri i possibili futuri azionisti di riferimento della holding vicentina: i malaysiani di Wah Seong, il fondo di private equity «4d Global Energy» insieme con il gruppo Veneziani, i canadesi di Shawcor e la società petrolifera Usa National Oilwell Varco. «Vedremo – ha precisato ancora Soave – se faranno offerte per l’intera Socotherm o per alcune parti. La quinta offerta è di un fondo sudamericano interessato a entrare nella controllata Socotherm Americas, quotata a Buenos Aires». Una volta individuato il nuovo partner, l’ultima parola per il salvataggio della società in concordato preventivo spetterà ai creditori (banche e fornitori, esposti per circa 220 milioni) convocati per il prossimo 30 aprile.«Le offerte vincolanti – ha detto Soave – sono attese per il prossimo primo marzo. Il cda dell’11 marzo farà la valutazione e prenderà una decisione: il giorno dopo, se tutto andrà bene, depositeremo in Consob il prospetto per l’aumento di capitale».



12/02/2010

Socotherm: commessa da 80 milioni di dollari con Saipem

Nella tarda primavera Socotherm dovrebbe rimettere in pista la macchina industriale

Zeno Soave rimette entrambe le mani sul timone di Socotherm. L’imprenditore vicentino, presidente, ad e azionista di maggioranza della società leader mondiale nel rivestimento di pipeline per il trasporto di acqua, petrolio e gas non ha riconfermato le deleghe di ristrutturazione e riorganizzazione al consigliere Cristiano Battelli. «Aveva concluso il suo incarico contrattuale – afferma Soave – questo Gruppo l’ho fondato io e lo conosco dalla A alla Z, quindi ho ritenuto di riprendermi le poche deleghe che doveva esercitare, coordinandosi però con me. Noi dobbiamo risolvere i problemi sul versante finanziario, ma la nostra forza, solidità industriale e tecnologica è indiscussa, e qui credo che possiamo avere ancora molte cose da dire».
L’ingegnere vicentino, anima, cuore e carisma della società berica nata come una costola dell’azienda di famiglia (quest’anno compie 150 anni) e diventata una multinazionale riafferma su di sé la gestione nella fase più delicata e cruciale della sua storia. Socotherm è stata, infatti, ammessa alla procedura di concordato di ristrutturazione ad ottobre ed è sospesa dalle contrattazioni a Piazza Affari da agosto. Recentemente ha ottenuto il rinvio dell’udienza di concordato al 30 Aprile.  La ricapitalizzazione verrà deliberata nel corso dell’assemblea del 22 febbraio, aggiustando così l’esposizione finanziaria, circa 230 milioni di euro, di cui 200 a breve termine.
Soave è ottimista. «Ci sono 10 gruppi tra finanziari e industriali interessati a diventare nostri sponsor». Tra cui, c’è la società malese Wah Seong, ma non ci sono i Rocca, famiglia argentina che controlla il colosso mondiale dei tubi Tenaris. «Sono nostri alleati – continua Soave – abbiamo con loro una joint venture da tanti anni, ma non vogliamo mischiare le due cose».
I problemi di cui soffre la società nascono negli anni scorsi e sono legati ai risultati operativi disastrosi delle attività in Medio Oriente e in West Africa, quando Soave aveva affidato le deleghe operative ad un consigliere delegato, non più nel Gruppo. «Col Dolphin Project in Qatar abbiamo perso 50 milioni di euro. Stiamo attendendo la conclusione dell’arbitrato con Saipem che dovrebbe avvenire entro il 31 marzo per recuperarne almeno una parte».
Nella tarda primavera Socotherm dovrebbe rimettere in pista la macchina industriale. «Nei prossimi 2/5 anni ci sono progetti per 4 miliardi di dollari e noi vogliamo essere sui più importanti – chiude Soave – l’azienda quest’anno ha lavorato coi propri soldi, senza un euro di finanziamento». Nel 2010 in portafoglio c’è già: una commessa importante, il progetto venezuelano offshore Dragon Cigma per oltre 80 milioni di dollari. Una commessa di Saipem!

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