Posts tagged ‘saipem’

24/02/2010

Socotherm: 5 nuovi possibili soci

Andranno all’esame del cda dell’11 marzo le proposte dei gruppi esteri interessati a diventare azionisti di riferimento di Socotherm o a rilevarne alcuni asset. Lo ha spiegato il presidente e primo azionista, Zeno Soave, al termine dell’assemblea straordinaria degli azionisti che ha votato la delega al consiglio di amministrazione per un aumento di capitale fino a 500 milioni, operazione attraverso cui potra’ avvenire l’ingresso dei nuovi soci.

Cinque gruppi stranieri i possibili futuri azionisti di riferimento della holding vicentina: i malaysiani di Wah Seong, il fondo di private equity «4d Global Energy» insieme con il gruppo Veneziani, i canadesi di Shawcor e la società petrolifera Usa National Oilwell Varco. «Vedremo – ha precisato ancora Soave – se faranno offerte per l’intera Socotherm o per alcune parti. La quinta offerta è di un fondo sudamericano interessato a entrare nella controllata Socotherm Americas, quotata a Buenos Aires». Una volta individuato il nuovo partner, l’ultima parola per il salvataggio della società in concordato preventivo spetterà ai creditori (banche e fornitori, esposti per circa 220 milioni) convocati per il prossimo 30 aprile.«Le offerte vincolanti – ha detto Soave – sono attese per il prossimo primo marzo. Il cda dell’11 marzo farà la valutazione e prenderà una decisione: il giorno dopo, se tutto andrà bene, depositeremo in Consob il prospetto per l’aumento di capitale».



12/02/2010

Socotherm: commessa da 80 milioni di dollari con Saipem

Nella tarda primavera Socotherm dovrebbe rimettere in pista la macchina industriale

Zeno Soave rimette entrambe le mani sul timone di Socotherm. L’imprenditore vicentino, presidente, ad e azionista di maggioranza della società leader mondiale nel rivestimento di pipeline per il trasporto di acqua, petrolio e gas non ha riconfermato le deleghe di ristrutturazione e riorganizzazione al consigliere Cristiano Battelli. «Aveva concluso il suo incarico contrattuale – afferma Soave – questo Gruppo l’ho fondato io e lo conosco dalla A alla Z, quindi ho ritenuto di riprendermi le poche deleghe che doveva esercitare, coordinandosi però con me. Noi dobbiamo risolvere i problemi sul versante finanziario, ma la nostra forza, solidità industriale e tecnologica è indiscussa, e qui credo che possiamo avere ancora molte cose da dire».
L’ingegnere vicentino, anima, cuore e carisma della società berica nata come una costola dell’azienda di famiglia (quest’anno compie 150 anni) e diventata una multinazionale riafferma su di sé la gestione nella fase più delicata e cruciale della sua storia. Socotherm è stata, infatti, ammessa alla procedura di concordato di ristrutturazione ad ottobre ed è sospesa dalle contrattazioni a Piazza Affari da agosto. Recentemente ha ottenuto il rinvio dell’udienza di concordato al 30 Aprile.  La ricapitalizzazione verrà deliberata nel corso dell’assemblea del 22 febbraio, aggiustando così l’esposizione finanziaria, circa 230 milioni di euro, di cui 200 a breve termine.
Soave è ottimista. «Ci sono 10 gruppi tra finanziari e industriali interessati a diventare nostri sponsor». Tra cui, c’è la società malese Wah Seong, ma non ci sono i Rocca, famiglia argentina che controlla il colosso mondiale dei tubi Tenaris. «Sono nostri alleati – continua Soave – abbiamo con loro una joint venture da tanti anni, ma non vogliamo mischiare le due cose».
I problemi di cui soffre la società nascono negli anni scorsi e sono legati ai risultati operativi disastrosi delle attività in Medio Oriente e in West Africa, quando Soave aveva affidato le deleghe operative ad un consigliere delegato, non più nel Gruppo. «Col Dolphin Project in Qatar abbiamo perso 50 milioni di euro. Stiamo attendendo la conclusione dell’arbitrato con Saipem che dovrebbe avvenire entro il 31 marzo per recuperarne almeno una parte».
Nella tarda primavera Socotherm dovrebbe rimettere in pista la macchina industriale. «Nei prossimi 2/5 anni ci sono progetti per 4 miliardi di dollari e noi vogliamo essere sui più importanti – chiude Soave – l’azienda quest’anno ha lavorato coi propri soldi, senza un euro di finanziamento». Nel 2010 in portafoglio c’è già: una commessa importante, il progetto venezuelano offshore Dragon Cigma per oltre 80 milioni di dollari. Una commessa di Saipem!

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30/01/2010

Socotherm: c’è Saipem!

Presentazione del piano di “ristrutturazione e riorganizzazione aziendale” -iniziato ad Aprile 2009 a Adria con il licenziamento collettivo di 50 risorse e terminato il 29 Dicembre scorso con l’espulsione dal ciclo produttivo delle 10 maestranze dalla Marine Base di Pozzallo- e aumento di capitale per 500 ML di Euro per la Socotherm spa in vista dell’attuazione dei piani di salvataggio e risanamento della società. Il prossimo cda Socotherm sarà occasione per formalizzare il ritiro dei poteri di delega a Battelli -responsabile fino a tutto il 2009 dell’attuazione del piano industriale e della ristrutturazione del gruppo Socotherm sul piano finanziario-organizzativo a meno di un anno dalla nomina a Chief Reorganizer Officer. La guida dell’azienda sarà assunta –formalmente- dal presidente, amministratore delegato e azionista di maggioranza Zeno Soave che chiederà un mandato “strumentale”, al consiglio di amministrazione, sia per una conversione in capitale dei crediti vantati da banche e fornitori, mediante emissione di azioni ordinarie o azioni di categoria, e per l’ingresso nell’azionariato di un nuovo soggetto pronto a rilevare tutti gli assets o parte di essi. L’azienda ha convocato per il 22 febbraio l’assemblea dei soci per votare il provvedimento. La ricerca di un nuovo socio o di un acquirente per la Socotherm spa adesso è ufficiale: entro il 1° febbraio dovranno pervenire al cda o al commissario giudiziale le manifestazioni di interesse per i soggetti che puntano a «effettuare un investimento in Socotherm attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato o altre modalità di investimento che il soggetto dovesse alternativamente proporre (acquisto d’azienda o rami d’azienda)». Il gruppo Wah Seong, attivo nello stesso settore, sarebbe disposto a investire 100 mln euro nel capitale dell’azienda guidata da Zeno Soave. L’esatto ammontare della quota investita dipendera’ dagli sviluppi del piano di salvataggio della societa’, che prevede la riduzione dell’esposizione bancaria e la conversione dei debiti in equity da parte degli istituti di credito.

“Lunedì 1 Febbraio sapremo anche di Saipem e del reale interessamento ad una joint venture col gruppo di Zeno Soave. L’ingresso di Saipem in quote Socotherm offrirebbe una pronta e certa disponibilità economica per la riduzione dei crediti vantati dalle banche, e soprattutto tutelerebbe il grande contractor dell’industria petrolifera che fa capo a Eni dalla circostanza –irrealizzabile- di “regalare” Socotherm a un diretto competitor -dice Giuseppe Scarpata, segretario Uilcem Ragusa-. E perdere l’asset di Pozzallo, per Saipem, sarebbe poco o del tutto conveniente, alla luce di 4 nuovi contratti -tanto per citare gli ultimi- di ammodernamento, espansione e sviluppo di giacimenti e condotte -in e off shore- registrati in Gabon, Angola, Australia e Qatar per un valore complessivo di 1 Miliardo di euro, ovvero, centinaia di km di tubazioni da produrre, in house con Socotherm , o d’acquistare presso un competitore. Lo stabilimento di Pozzallo -che nasce solo ed esclusivamente per le grandi commesse, o meglio, per i grandi utilizzatori di tubazioni in & off shore- diventerebbe dunque strategico, con possibilità di sviluppo non indifferente per tutto il territorio. Una boccata d’ossigeno a pieni polmoni per i 6 lavoratori pozzallesi in Cassa Integrazione e opportunità di nuova occupazione, senza escludere il ripescaggio di alcune figure professionali tra le 10 congelate in mobilità a Dicembre 2009″.

07/11/2009

Chi guarda a Socotherm?

la Joint Venture che piace a Soave

Pozzallo – «Il piano di ristrutturazione procede e stiamo ottenendo importanti risultati. Le prospettive industriali sono positive e siamo ancora alla ricerca di possibili partner disposti a portare finanza ed eventualmente contributi industriali», ha dichiarato all’Apcom Cristiano Battelli, responsabile della ristruttazione del gruppo Socotherm. Saipem, il grande contractor dell’ industria petrolifera avrebbe messo sotto osservazione la Socotherm spa. La società del gruppo Eni sarebbe interessata ad una joint venture col gruppo Soave, motivata dal timore che Socotherm possa finire nelle mani di un grande competitor di Saipem. Possibile interesse anche di Riveco Generalsider s.p.a, competitor di Socotherm nella produzione di pipeline offshore, all’acquisizione dello stabilimento di Pozzallo.  Ma Socotherm, in Italia, non vende pezzi della propria industria. A parlare è Giuseppe Scarpata, neo segretario Uilcem Ragusa.

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