Spm, il piano del Comune è solo contabilità applicata


Modica – “Il piano industriale Spm, così come presentato, farebbe pagare il costo dei debiti del Comune  di Modica, costretto  alla dichiarazione di predissesto, solo ai lavoratori della partecipata”.

Questo il commento di Giuseppe Scarpata, segretario generale Uilcem UIL di Ragusa sul piano presentato nei giorni scorsi e conseguente all’approvazione del piano pluriennale di riequilibrio finanziario. La situazione è preoccupante e l’allarme tra i lavoratori è crescente. “1.400.000 euro di tagli per la SpM e mantenimento degli stessi servizi per il 2013, questo viene definito – dice Scarpata – Qualcosa sarà andato storto nella stesura del piano di riequilibrio economico e finanziario del comune di Modica, con ripercussioni uniche, drastiche e prive del senso minimo, dovuto, di responsabilità sociale. Il sindaco, o chi ne fa le veci, non vuole rinnovare i contratti a tempo determinato per il servizio pulizia del tribunale. Ventidue lavoratori mandati a casa solo per onorare il taglio contabile del rientro debito, quando, invece, tale servizio è mantenuto in vita da trasferimenti statali ad hoc, che coprono in toto il costo lavoro. Occorre da subito prorogare i contratti di almeno un anno e salvare la forza lavoro. Poi, eventualmente valutare le soluzioni di ammortizzazione sociale, per compensare i costi  delle prestazioni lavorative. Occorre sì il rientro contabile nei costi di gestione della spm, ma i tagli son da processare con criterio e consapevolezza. Non possiamo utilizzare la contabilità applicata per terrorizzare, politicamente, centinaia di famiglie modicane. Il piano di ristrutturazione, così come presentato, non è per noi accettabile. Esigiamo, adesso, la presenza del sindaco al tavolo per una valutazione giudiziosa e prudente dei capitoli di risparmio  per la controllata SpM. I lavoratori hanno maturato 6 mensilità pregresse da percepire. Nessuno ne parla o ne vuole discutere. Come se gli stipendi dei lavoratori fossero un optional  e non un diritto acquisito ed esigibile. Senza  affidamenti in merito al pagamento delle spettanze arretrate, tutte, per noi della UIL è inutile discutere di ristrutturazione aziendale”.

Si attende, dunque, al più presto al convocazione di un incontro in cui vengano discussi tutti i punti che oggi preoccupano di moltissime persone che vivono l’incertezza del futuro lavorativo oltre al dramma del mancato pagamento degli stipendi.

La Sicilia – Adriana Occhipinti

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