Posts tagged ‘detassazione’

16/12/2012

Accordo produttività, riflessi territoriali

 

Segretario Generale Uilcem Ragusa

Segretario Generale Uilcem Ragusa

L’accordo sul tema della produttività, dopo 20 anni circa dall’intesa sulla politica dei redditi del 1992, si presenta come un vero e proprio protocollo di competitività scritto sulla falsa riga di quello siglato in Eni nel 2011, azienda già pratica di buone ricerche nel campo della “produttività e occupabilità”, e accolto con larghissimo favore anche tra i lavoratori».

È la riflessione del segretario provinciale della Uilcem, che aggiunge: «Per gli ambiti contrattuali dell’energia, del petrolio, della chimica e per le aziende dei gruppi Enel ed Eni la novità dell’ accordo risiederebbe solo nel felice ritorno della detassazione degli emolumenti accessori di busta paga, eliminata con un colpo di spugna nel maggio 2012 ad opera del governo attuale. Tutti i lavoratori con reddito superiore a 30.000 euro, vogliamo ricordarlo, sono stati esclusi con il provvedimento Monti dal miglior favore fiscale. E nel contesto infelice della rimodulazione, cosa ancor più grave, il plafond disponibile è stato più che dimezzato. A farne le spese non solo le retribuzioni dei lavoratori ma anche e soprattutto l’economia dei territori».

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04/06/2012

DETASSAZIONE, VERGOGNOSO IL TAGLIO AGLI SGRAVI PRODUTTIVITÀ

Il 30 maggio u.s. è stato emanato il decreto attuativo per la detassazione dei premi di produttività 2012. Il provvedimento ha prorogato le misure per l’incremento della produttività del lavoro previste dall’articolo 2, comma 1, lettera c), del decreto-legge 27 maggio 2008, n. 93 (convertito, con modificazioni, dalla legge 24 luglio 2008, n. 126). Al riguardo si ricorda che l’imposta sostitutiva del 10% al posto dell’Irpef ordinaria si applica a tutti gli emolumenti (retribuzioni, premi, indennità, maggiorazioni, ecc.) riconducibili a incrementi di produttività, innovazione ed efficienza organizzativa e altri elementi di competitività e redditività legati all’andamento economico dell’impresa. In questo modo, quindi, anche lo straordinario, se e in quanto correlato a parametri di produttività, è agevolato. La Uil in questi mesi ha più volte richiamato il governo sulla necessità di emanazione del decreto per rendere applicabile un diritto dei lavoratori già approvato dalla Legge n. 183/2011 (Legge di Stabilità), con la quale si sono stanziati 835 milioni di euro nel 2012 e 263 milioni nell’anno 2013 proprio per l’applicazione dell’agevolazione in questione. Con il decreto attuativo sono stati modificati i parametri riguardanti l’importo massimo assoggettabile all’imposta sostitutiva nonché il limite massimo di reddito annuo oltre il quale il titolare non può usufruire dell’agevolazione. In particolare, rispetto al 2011, il limite del bonus è passato da 6.000 a 2.500 euro e il tetto del reddito da 40.000 a 30.000 euro. Tale modifica implica l’esclusione di circa 2 milioni di lavoratori dipendenti dall’agevolazione ed una significativa ricaduta sulle buste paga di coloro che continueranno ad usufruire della stessa. Il presente decreto, quindi, oltre ad essere arrivato con incredibile ritardo, è una beffa per i lavoratori, in quanto restringe notevolmente la platea dei destinatari dell’agevolazione. Con questo provvedimento, inoltre, si compromette una politica portata avanti in questi anni di legame tra le dinamiche salariali e la produttività. È dunque un provvedimento regressivo e dannoso che la UIL trova vergognoso perchè rappresenta l’ultimo atto di una politica fiscale che grava particolarmente sul mondo del lavoro dipendente. Una politica fiscale equa deve invece partire proprio da una riduzione delle tasse sul lavoro già dal 2012 per sostenere la ripresa dell’economia del nostro paese. Sosterremo questa proposta già nella manifestazione del prossimo 16 giugno che rappresenta solo l’inizio di un’iniziativa volta a ristabilire l’equità fiscale.

Nota di approfondimento a cura del Servizio Politiche Fiscali della UIL